Renato Mertens, Pittore e scultore

Renato Mertens nasce a Tarcento (Udine), studia in Friuli e a Venezia, dove frequenta il liceo classico. Si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza a Padova. Frequenta l'ambiente artistico e vive le prime esperienze negli Studi di pittori e scultori veneti e friulani. Dagli anni '60 risiede a Firenze con un intervallo a Roma nel 1968/70, dove realizza le prime opere materiche su tela e tavola con bruciature e plastica.

I primi soggetti Donne in Renato Mertens (inizio anni '70) risentono degli esperimenti effettuati su materiali diversi, qualche anno prima. Come figure ridotte a semplici contorni, spesso anonime e senza identità, esse guardano aggressive verso l'autore che a sua volta le aggredisce, offrendogli mistero; si propongono solo come presenze, apparizioni concrete, ma sfuggenti nella loro finalità e provenienza.

Gli anni '82/'86 segnano un lento e progressivo distacco dalla figurazione. L'autore si avvale di tecniche maturate e sperimentate da più di trent'anni, valorizzando al massimo della sinteticità l'uso di tecniche miste, di materiali recuperati a collage -scritte, ritagli, stoffe- su superfici diverse: legno, faesite, cartone, tela.

"Mertens ha affrontato più di una volta il rapporto pittura-poesia che si dipana come negli scacchi quando si gioca su due colori la stessa partita" (T. Maniacco).

Dagli anni '90 si sono susseguiti i raffronti con Dante, Marinetti, Ungaretti, Pasolini, Bartolini.

"L'arte di Renato Mertens è stata accostata a una matrice storica precisa: la cultura veneta; resta comunque personale, punto di incontro di svariate esperienze; da certi preziosismi tecnici primi XX secolo alla "durezza" espressionista, dall'azione di "recupero" cara a movimenti storici, alla pratica fattasi teoria del continuo cambiamento divenuto "stile". Tutte esperienze queste recuperate e plasmate da una personalità indipendente" (F. Napoli).

   
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